Storie d'Irlanda

05 | La Causeway Coastal Route

July 06, 2021 Turismo Irlandese Season 1 Episode 5
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Considerata una delle dieci strade costiere più panoramiche del mondo, la Causeway Coastal Route collega Derry-Londonderry a Belfast in Irlanda del Nord e attraversa paesaggi leggendari fatti di scogliere a picco sull’oceano, torbiere avvolte nella nebbia, antichi castelli e vallate verde smeraldo.  

Introduzione [0:00]

Mi hanno chiesto spesso se secondo me è più bella l’Irlanda o l’Irlanda del Nord…

Sinceramente credo che non sia possibile rispondere a questa domanda, perché di fatto l’isola d’Irlanda è una sola e i suoi colori, le sue atmosfere e la sua straordinaria bellezza non possono essere circoscritti da un confine.

Nella scorsa puntata di questo podcast siamo andati alla scoperta della Wild Atlantic Way, che percorre l’intera dorsale occidentale dell’isola. Ma le meraviglie della costa irlandese proseguono anche lungo il tratto settentrionale, in un’altra strada spettacolare: la Causeway Coastal Route, che si addentra nel cuore più profondo della natura dell’Irlanda del Nord ed è considerata una delle dieci strade costiere più panoramiche del mondo, con ponti sospesi tra scogliere a picco sull’oceano, torbiere avvolte nella nebbia, antichi castelli e vallate verde smeraldo.

Il percorso prende il nome dal sito naturale più celebrato della zona, ovvero l’incredibile Giant’s Causeway, una gigantesca formazione di roccia basaltica immersa di fronte alla costa dell’oceano. Ma l’intero itinerario offre panorami mozzafiato nei quali riecheggiano antiche leggende nascoste tra le baie, i villaggi e le spiagge bianche della contea di Antrim.

Rispetto alla Wild Atlantic Way, la Causeway Coastal Route è molto più breve ed è dunque possibile apprezzarla più lentamente: corre per circa duecentocinquanta chilometri collegando Belfast a Derry, regalandoci scorci inaspettati e magici.

SIGLA Storie d'Irlanda [1:43]

Io sono Riccardo Michelucci e da anni percorro l’Irlanda in lungo e in largo. Ma ogni volta vi scopro qualcosa di nuovo e di sorprendente.

Con Storie d’Irlanda faremo un viaggio insieme all’ente del turismo irlandese attraverso i luoghi, i personaggi e le curiosità di questa terra ricca di fascino e di cultura.

Come raggiungere l'Irlanda del Nord [2:07]

 Un viaggiatore disattento può anche non accorgersi di essere entrato in Irlanda del Nord. L’unico modo per rendersene conto sono i segnali stradali in miglia e la necessità di cambiare moneta, dall’euro alla sterlina britannica. Per il resto è davvero tutto uguale. Non ci sono frontiere e in macchina si guida ovviamente sempre sul lato sinistro della strada, come a Dublino e a Londra. È raggiungibile in aereo con voli diretti su Belfast oppure in bus o in auto da Dublino, in poco meno di tre ore.

L’Irlanda del Nord è una regione dalle dimensioni molto contenute, pari più o meno a quelle del Trentino-Alto Adige, ma ha l’anima di un gigante perché ha un respiro storico, culturale e paesaggistico davvero grandioso. Ogni suo centimetro è alimentato da un’energia particolare che si rivela nelle bellezze della sua natura e nel suo patrimonio culturale, nello spirito accogliente dei suoi abitanti, nella capacità di guardare al futuro rispettando l’ambiente. E direi anche nella capacità di far convivere il passato con il presente: in un attimo si può passare dal meraviglioso senso di solitudine dei luoghi più sperduti all’atmosfera culturale elettrica e in continua evoluzione di città come Belfast e Derry.

Una delle eccellenze paesaggistiche dell’Irlanda del Nord è proprio la Causeway Coastal Route: una delle strade panoramiche più famose del mondo che si snoda per circa 250 chilometri lungo la costa unendo le due principali città dell’area.


Derry- Londonderry [3:46]

Siamo all’estremità settentrionale dell’isola e arrivando dalla Wild Atlantic Way, dunque da ovest, la prima città che incontriamo lungo la strada è proprio Derry, che deriva il suo nome dall'anglicizzazione del gaelico “Doire”, che significa “bosco di querce”. È una delle città più antiche di tutta l’Irlanda: la sua storia risale al VI secolo, quando San Columba fondò un monastero nell’area. Le sue mura seicentesche perfettamente preservate circondano il centro storico, al cui interno sono racchiuse strade e vicoli dal fascino d’altri tempi, con la cattedrale gotica, una torre medievale che ospita il museo della città e una terrazza armata con i cannoni usati durante un famoso assedio del XVII secolo. Sotto alle mura, c’è il quartiere del Bogside con gli splendidi murales che celebrano la storia recente della città e dei suoi abitanti. Un passato che può essere scoperto anche con i tour guidati in partenza dal museo di Free Derry.

Ma Derry è anche una città moderna con ricca vita culturale. Non a caso è stata definita anche il posto perfetto per festeggiare Halloween perché ogni anno, alla fine di ottobre, ospita il festival di Halloween più grande d’Europa. In tempi recenti è diventata anche il palcoscenico di una serie televisiva di successo andata in onda su Netflix: Derry Girls, talmente popolare da essere immortalata anche su un murale cittadino, in Orchard Street.


Downhill e il tempio di Mussenden [5:28]

Uscendo dalla città lungo la riva destra del fiume Foyle si torna sulla Causeway Coastal Route e, procedendo verso est, dopo pochi chilometri arriviamo all’immensa spiaggia di Downhill, sopra alla quale si erge il tempio di Mussenden, in uno dei luoghi più scenografici e fotografati di tutta l’Irlanda del Nord. Il monumento è sospeso a picco sulla scogliera, sembra quasi che possa precipitare di sotto: i suoi muri di basalto, rivestiti di arenaria, si aprono sui quattro punti cardinali occupati dall’ingresso e da tre finestre. Venne fatto costruire alla fine del ‘700 da Frederick Augustus Hervey, vescovo di Derry, imitando il progetto del Tempio di Tivoli, come ricorda anche una frase incisa all’entrata. La spiaggia di Downhill, su cui si affaccia anche la vecchia residenza vescovile oggi in rovina, è uno dei luoghi dov’è stata girata la celebre serie televisiva “Il trono di spade”. Lungo il nostro percorso ne troveremo molti altri.

 
Portrush e Portstewart [6:31]

Il fascino selvaggio della costa affacciata sull’Oceano Atlantico si può apprezzare appieno nei piccoli villaggi di Portrush e Portstewart. Entrambi ospitano alcuni dei più antichi e prestigiosi campi da golf d’Europa.A Portrush c’è anche una delle principali spiagge della costa, la suggestiva e bianchissima “Whiterocks beach”, dalla bellezza quasi sovrannaturale, spesso premiata con la Bandiera blu.

 

Dunluce Castle [6:59]

Proseguendo, a una manciata di chilometri dal villaggio di Bushmills, c’è un castello affacciato a picco sul mare, il Dunluce Castle, che fu a lungo conteso da due antichi clan medievali. Venne costruito alla metà del Cinquecento dal clan MacQuillan e in seguito conquistato dai MacDonnel, che caddero infine in disgrazia alla fine del Seicento dopo la battaglia del fiume Boyne. Il castello è letteralmente arroccato sulla cima di una scogliera e nei secoli ciò lo ha esposto a molti rischi: nel 1639 una parte dell’edificio sprofondò in mare e il castello fu abbandonato per sempre.

 La Giant's Causeway [7:42]

Ancora pochi chilometri e arriviamo già nel punto più incredibile dell’intero percorso: l’incredibile Giant’s Causeway, il “Sentiero del gigante”, un luogo sospeso tra la realtà e la leggenda, definito l’ottava meraviglia del mondo.

È un vero e proprio miracolo della geologia che ha dato vita a uno dei luoghi naturali più belli del mondo. È un’immensa distesa di 40 mila colonne di basalto risalenti a circa 60 milioni di anni fa, alcune delle quali sfiorano i trenta metri di altezza. La luce del giorno modifica continuamente la tonalità dei suoi colori, che vanno dal verde al grigio intenso, a una sfumatura marrone. Le formazioni basaltiche più spettacolari sono state ribattezzate con nomi curiosi come sedia dei desideri, stivale del gigante, organo e comignolo.

Vi consiglio di raggiungerle camminando lungo la costa, per poco più di un chilometro, respirando a pieni polmoni il vento dell’Atlantico e perdere lo sguardo dentro a questo autentico capolavoro della natura.

Dal 1986 l’area è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’Umanità dell’Unesco e per apprezzarla al meglio bisogna agire d’astuzia, evitando le ore di punta e visitandola la mattina presto – magari all’alba - oppure al tramonto. Peraltro in quei momenti della giornata i colori e l’atmosfera che si respira sono davvero magici.

La leggenda narra che il gigante Finn McCool, un famoso guerriero della mitologia irlandese, si fosse innamorato perdutamente e volesse raggiungere la sua amata dalla parte opposta dell’oceano, in Scozia, e per questo avesse costruito con le sue possenti mani una strada di pietra per attraversare le acque. In realtà queste pietre sono il risultato di un’eruzione sotterranea risalente a 60 milioni di anni fa, che si estese dalla Giant’s Causeway fino all’isola scozzese di Mull: un’immensa massa di basalto che si raffreddò in superficie a contatto con l’aria e con l’acqua, solidificandosi in forme così regolari.

Ma è davvero difficile credere che tanta simmetrica bellezza sia stata opera soltanto della natura. Tra i tanti che sono rimasti folgorati dalla Giant’s Causeway c’è anche il gruppo rock britannico dei Led Zeppelin, che ha usato il Sentiero del gigante per illustrare la copertina di Houses of the Holy, uno dei loro album più famosi. L’immagine mostra dei bambini che si arrampicano su strane rocce di forma esagonale, sullo sfondo di un paesaggio dai colori onirici.

La Old Bushmills Distillery [10:32]

Tornando verso l’entroterra è quasi d’obbligo una visita in una delle capitali mondiali del whiskey: il villaggio di Bushmills, dove si trova la più antica distilleria autorizzata tuttora in attività, la Old Bushmills Distillery.

È un luogo che racchiude i segreti e la storia del whiskey irlandese che veniva prodotto da queste parti già nel XIII secolo. Il primo riferimento scritto alla distillazione del whiskey in Irlanda risale infatti al lontano 1324, cioè a quasi due secoli prima delle più antiche testimonianze scritte della distillazione in Scozia.

La data 1608 stampata sull'etichetta delle bottiglie di Bushmills si riferisce all’anno in cui re Giacomo I concesse la prima licenza concessa per distillare whiskey nella zona.

Già all’esterno della distilleria del Bushmills si sente forte l’odore dei cereali fermentati. Dentro si possono invece osservare tutte le fasi della lavorazione del whiskey, dalla scelta degli ingredienti che vengono fatti essiccare in forni chiusi, al processo di maltaggio, dalla fermentazione all’aggiunta del lievito che trasforma la soluzione in alcol, fino alle tre distillazioni, l’ultima delle quali gli conferisce un gusto più puro e delicato rispetto a quello scozzese. Inoltre il whiskey irlandese viene distillato tre volte, e non due come lo Scotch Whisky. C’è una differenza anche nella grafia del nome, perché in Scozia il distillato si chiama Whisky mentre in Irlanda si scrive Whiskey con la ‘e’. Ciò deriva da una diversa traslitterazione della parola gaelica Uisce Beatha, che in entrambi i casi possiamo tradurre come “acqua della vita”. 

 
Ballintoy Harbour [12:25]

Lungo questo tratto di strada costiera ci sono tante meraviglie nascoste: villaggi portuali, scogliere scoscese e spiagge dorate, castelli e insenature. Come il porticciolo di Ballintoy, utilizzato ancora oggi da pescatori e marinai del posto. Recentemente è stato anche scelto come location per rappresentare Pyke, una delle isole di ferro della saga del “trono di spade”. Ad appena una ventina di minuti a piedi si può raggiungere Elephant rock, una curiosa roccia a poca distanza dalla costa che ricorda il profilo di un elefante. Secondo un’antica leggenda si tratterebbe proprio dei resti di un gigantesco elefante dell’era preistorica. Anche qui, come in molti altri tratti della Causeway Coastal Route, potete avventurarvi in splendide passeggiate a ridosso degli scogli, ammirare la forza del mare, la bellezza delle spiagge dorate e l’imponenza delle scogliere.


Il ponte di corda di Carrick-a-rede [13:23]

A un paio di chilometri da qui, dunque raggiungibile anche a piedi, da non mancare per nessun motivo è l’emozionante passeggiata sul ponte di corda di Carrick-a-rede. Lungo venti metri e sospeso a circa trenta metri sopra l’oceano, collega la costa a un isolotto che in passato è stato utilizzato a lungo per la pesca dei salmoni.

Il ponte di Carrick-a-rede è stato citato anche dal grande poeta premio Nobel Seamus Heaney, originario della contea di Antrim, nella sua poesia “Una cartolina da North Antrim”:

Una figura solitaria sta ondeggiando

Dalla linea sottile di un ponte

Di corde e tegole, lanciata

pericolosamente tra

la cima della scogliera e il pilastro di roccia.

Il ponte si trova qui dalla fine del ‘700 e un tempo era costituito soltanto da un corrimano e da qualche asse in legno. La struttura attuale è invece molto più robusta e consente un attraversamento in piena sicurezza...con qualche oscillazione, quanto basta per far provare qualche brivido. Ovviamente è consigliato soltanto a chi non soffre di vertigini!

 
Mark Rodgers, Beyond the Bridge [14:31]

Ciao a tutti, il mio nome Mark Rogers e sono guida turistica per Beyond the Bridge. Sono una guida specializzata della Causeway Coastal Route, la strada che unisce Belfast, la nostra capitale, al Donegal e alla selvaggia wild Atlantic way. È un’area piena di tesori nascosti i di siti iconici. Tra i più famosi c'è senza dubbio Carrick-a-rede, il ponte di corda che collega la terraferma a una piccola isoletta rocciosa. Lo costruì la gente del posto nel 1755 proprio per accedere all'isola e pescare nella baia sottostante. Pochi anni dopo nel 1784 costruirono anche il piccolo casolare che è noto come la “casetta del pescatore”. Nel corso di un tour con noi potrete attraversare il ponte accedere all'isola andare oltre il ponte e tornare indietro nel tempo a un'epoca in cui gli uomini sopravvivevano in ambiente duro, ostile dedicandosi alla pesca del salmone selvaggio dell'Atlantico.


Rathlin Island [15:34]

Nelle giornate limpide, all’orizzonte si scorgono i profili della costa scozzese, mentre vicinissima emerge dalle onde Rathlin Island, l’unica isola abitata al largo dell’Irlanda del Nord, oggi riserva naturale. Da Ballycastle si può raggiungere in traghetto in meno di tre ore. L’isola è abitata da poco più di un centinaio di persone ed è un vero paradiso per gli appassionati birdwatching, perché è popolata da migliaia di uccelli di varie specie, tra cui la famosa pulcinella di mare.


Ballycastle [16:05]

Il borgo portuale di Ballycastle vale senz’altro una sosta, per una passeggiata sul lungomare e magari anche per assaggiare prelibatezze locali come lo Yellow Man, uno snack al gusto di miele o il Dulse, a base di alghe marine. Sul piano gastronomico anche in Irlanda del Nord c’è una scelta incredibile che va dal cibo di strada alla cucina stellata, alle produzioni a chilometro zero che si degustano nelle località rurali e marittime. Alcune specialità sono il salmone biologico di Glenarm e le ostriche dello Strangford Lough ma tutti i piatti a base di pesce sono davvero ottimi. E anche per l’alloggio c’è una grande varietà di posti dove soggiornare, dai castelli ai bed&breakfast, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

 
Torr Head [16:56]

Poco oltre Ballycastle, sempre lungo la costa, arriviamo a Torr Head, un promontorio roccioso e incontaminato a picco sull’Atlantico. Il tratto di strada che dobbiamo percorrere per raggiungerlo è stretto e tortuoso, quasi una corsa sulle montagne russe lungo pendii scoscesi sul mare che regalano scorci davvero mozzafiato.

Ci troviamo ormai nel cuore delle leggendarie Glens of Antrim: nove valli verdeggianti dell’omonima contea di Antrim che alternano pascoli, foreste, altipiani montuosi, radure formate dallo scivolamento dei ghiacciai e torbiere paludose.

Se siete già stati in Irlanda avrete senz’altro già sentito parlare della torba, un prodotto della natura che qui viene usato come combustibile fossile, in particolare per cucinare e per riscaldarsi – bruciandola nei camini – ma è utilizzato talvolta anche nel processo di maltaggio del whiskey, essiccandolo con i fumi di torba per creare il famoso “whiskey torbato”. Lungo la Causeway Coastal Route, come in tutte le altre zone rurali dell’Irlanda, è abbastanza frequente imbattersi in pile di torba lasciate a essiccare, dal caratteristico colore marrone scuro, e dalla consistenza terrosa.

Cushendun e Cushendall [18:12]

Proseguendo a est, sempre lungo la costa, ci imbattiamo in due villaggi costieri dai nomi simili, Cushendun e Cushendall, veri paradisi marittimi da cartolina.

A Cushendun ci sono anche le rovine del castello medievale di Carra, dove nel 1567 fu assassinato il famoso re irlandese Shane O’Neill. Si dice che da allora il suo spirito aleggi per la costa, in cerca di vendetta. Secondo un’antica leggenda, nei pressi del vicino villaggio di Cushendall ci sarebbe invece una porta di accesso a Tir an Nog, la terra dell'eterna giovinezza raccontata dalla mitologia irlandese. Arriviamo poi a Glenariff, nota come “la regina dei Glen”, una zona ricca di sentieri da trekking che si snodano nel verde del Glenariff Forest Park, una bellissima riserva naturale solcata da tre cascate spettacolari. Qui un’altra leggenda narra che Oisin, figlio dell’eroe mitologico Finn MacCool, fosse rimasto intrappolato nella foresta di Glenarriff mentre stava scappando da un gruppo di vichinghi. Fu allora che apparve una misteriosa colonna bianca che si trasformò in acqua e annegò i suoi nemici, consentendo a lui di salvarsi.


Glenariff e Glenarm [18:51]

La prossima tappa è l’antico villaggio di Glenarm, dall’elegante architettura georgiana, con stradine acciottolate e una magnifica passeggiata con vista sulla baia, oltre a un castello del XVI secolo che può vantare uno dei più bei giardini recintati di tutta l’isola.

Il sentiero The Gobbins [20:09]

Avrete notato che in questa zona dell’Irlanda molti toponimi contengono la parola Glen, un termine che deriva dal gaelico irlandese e significa “valle”. Nello specifico si tratta di una valle particolarmente profonda, a forma di U, creata da antichissime erosioni glaciali che danno alla zona una bellezza unica e indimenticabile.

 Siamo ormai arrivati quasi in fondo al percorso della Causeway Coastal Route: ci troviamo infatti a poche decine di chilometri da Belfast, ma è meglio non affrettarsi a raggiungere la capitale dell’Irlanda del Nord, perché lungo la costa ci sono ancora molte cose da non perdere. Ad esempio il sentiero denominato “Gobbins”, che si inerpica sulla scogliera attraverso una serie di ponti a strapiombo sull'Oceano. Sicuramente chi è stato da queste parti molti anni fa non ha avuto modo di visitarlo, perché questo antico tracciato risalente ai primi del ‘900 è rimasto chiuso per oltre mezzo secolo e ha riaperto soltanto di recente, dopo una profonda ristrutturazione, diventando una delle tappe più memorabili della Causeway Coastal Route. Si percorre a piedi con una visita guidata, avventurandosi lungo una serie di ponti tubolari sospesi sulle onde e di gallerie scavate nella roccia che fiancheggiano per tre chilometri le pareti rocciose della costa.

È un’area ricca di biodiversità che ospita, tra le altre cose, l’unica colonia di pulcinelle di mare presenti sulla terraferma dell’Irlanda del Nord. Ma si possono ammirare anche altre rare specie alate come i gabbiani tridattili, le gazze marine, i cormorani e i falchi pellegrini. Essendo un luogo molto apprezzato vi consiglio di prenotare con un po’ di anticipo, specie se arrivate in alta stagione.

Per una prospettiva diversa ma ugualmente memorabile, il sentiero del Gobbins può essere esplorato anche con un tour via mare, partendo in barca dal vicino porto di Ballylumford. In questo caso, oltre alla splendida vista sulle scogliere, in acqua si possono avvistare foche e persino balene.

Whitehead [21:57]

L’intero itinerario della Causeway Coastal Route è costellato di pittoreschi villaggi di pescatori che sono l’ideale per una sosta anche di breve durata. Nell’ultimo tratto - quello più vicino a Belfast arrivando da ovest – c’è ad esempio il villaggio di Whitehead, con le sue casette a schiera tutte colorate e il museo dei trasporti ferroviari. A poca distanza si trova anche il vicino faro di Blackhead, arroccato sulla cima della scogliera.

 
Carrickfergus [22:26]

L’ultima tappa del nostro percorso è la cittadina di Carrickfergus, un piccolo borgo ricco di storia e di cultura, con stradine strette e vecchie botteghe, che ha legato il proprio nome a uno dei più grandi drammaturghi irlandesi del periodo tra le due guerre mondiali. Mi riferisco a Louis MacNeice, intellettuale e poeta degli anni ‘30 che trascorse parte della sua infanzia proprio a Carrickfergus, celebrandola poi in una delle sue poesie più famose.

C’è anche una celebre canzone tradizionale irlandese dedicata a questa cittadina, intitolata semplicemente Carrickfergus, che è stata cantata da una miriade di artisti contemporanei, da Van Morrison a Joan Baez, da Loreena McKennitt ai Chieftains.

La baia è dominata da un’incredibile fortezza anglonormanna risalente al 1177, con una cinta muraria che si affaccia proprio sulla spiaggia. Nei suoi oltre ottocento anni di storia, il castello di Carrickfergus è stato assediato dagli scozzesi, dagli irlandesi e dai francesi. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne poi usato come rifugio antiaereo. Oggi è stato restaurato ed è possibile visitarlo anche all’interno.

 

Belfast [23:38]

Costeggiando il fiordo che dal mare d’Irlanda si incunea nell’interno, in circa una ventina di minuti di macchina arriviamo infine nella città portuale di Belfast, capitale dell’Irlanda del Nord, nella quale ci addentreremo nel dettaglio nella prossima puntata di questo podcast.

 
Irlanda - Norme per i viaggi durante l'emergenza COVID-19  [23:55]

L’Irlanda ha adottato il Green Pass dell’Unione Europea che consentirà la ripresa dei viaggi tra gli stati membri. Dal 19 luglio 2021 i cittadini muniti di pass o di un tampone negativo effettuato entro le 72 ore prima dell’arrivo potranno tornare nel territorio della Repubblica, in sicurezza senza quarantena o ulteriori test. In Irlanda del Nord la situazione è invece diversa e segue le normative della Gran Bretagna. Per le informazioni più aggiornate anche riguardo all’accesso nel paese visitate il sito Irlanda.com

 
Conclusione [24:33]

Il podcast Storie d’Irlanda è stata pensato e realizzato a cura dell’ente del turismo irlandese.

Per maggiori informazioni sull’isola d’Irlanda visita Irlanda.com

Introduzione
Come raggiungere l'Irlanda del Nord
Derry-Londonderry
Downhill e il tempio di Mussenden
Portrush e Portstewart
Dunluce Castle
La Giant’s Causeway
La Old Bushmills Distillery
Ballintoy Harbour
Il ponte di corda di Carrick-a-rede
Mark Rodgers, Beyond the Bridge
Rathlin Island
Ballycastle
Torr Head
Cushendun e Cushendall
Glenariff e Glenarm
Il sentiero The Gobbins
Whitehead
Carrickfergus
Belfast
Irlanda - Norme per i viaggi durante l'emergenza COVID-19
Conclusione