Storie d'Irlanda

06 | Belfast

August 04, 2021 Turismo Irlandese Season 1 Episode 6
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Belfast si è lasciata alle spalle un passato difficile e oggi è una città ricca di vita, di arte e di storia, con una scena musicale tra le più vivaci e giovani dell’isola d’Irlanda. Non stupisce che Belfast sia una delle mete turistiche più gettonate d'Europa.

Introduzione

 “Non ho mai visto un luogo più coraggioso” (“I never saw a braver place”), cantava Elton John in una famosa canzone dedicata a Belfast.

E infatti gli abitanti della capitale dell’Irlanda del Nord hanno avuto la forza di ripartire dopo un lungo periodo difficile, di lasciarsi alle spalle le cicatrici del passato e di cambiare anima aprendosi alla modernità senza tradire la propria storia e la propria cultura.

 Dalla fine dell’Ottocento Belfast ha avuto una storia difficile ma anche molto affascinante: è stata al centro della Rivoluzione industriale, divenendo famosa per la sua industria del lino e per i cantieri navali dove nacque il Titanic. Poi ha imboccato nuove strade, come quelle della tecnologia, della cultura e della musica.

 Ricordo molto bene la prima volta che ci sono stato: era la metà degli anni ‘90 e in città si respirava grande tensione, perché era in corso la fase conclusiva del processo di pace angloirlandese. In seguito ci sono tornato spesso e negli anni ho potuto osservare la sua rinascita e la sua straordinaria trasformazione favorita dallo storico accordo del 1998. Da allora è riuscita a lasciarsi definitivamente alle spalle un passato turbolento fino a diventare una meta turistica sempre più frequentata.

Oggi Belfast è quasi irriconoscibile: è diventata una città ricca di vita, di arte e di storia, con una scena musicale tra le più vivaci e giovani del Paese, che ricorda un po’ Berlino dopo la caduta del Muro. La sua rinascita ruota tutta intorno al nuovo quartiere del Titanic, realizzato riqualificando l’area dei cantieri navali dove fu costruito il famoso transatlantico. Visitandola adesso si ha la sensazione di trovarsi in una città unica, dove accanto all’eredità del passato si sente forte un’energia positiva che, per me, la rende un luogo davvero speciale.

Io sono Riccardo Michelucci e da anni percorro l’Irlanda in lungo e in largo. Ma ogni volta vi scopro qualcosa di nuovo e di sorprendente.

Con Storie d’Irlanda faremo un viaggio insieme all’ente del turismo irlandese attraverso i luoghi, i personaggi e le curiosità di questa terra ricca di fascino e di cultura.

 [2:24] Come arrivare e come visitare Belfast

Nelle ultime due puntate di questo podcast ci siamo riempiti il cuore e l’immaginazione di località costiere, di panorami incredibili e di piccoli villaggi di pescatori. Adesso torniamo in città, concludendo il nostro viaggio attraverso l’isola andando alla scoperta della capitale dell’Irlanda del Nord.

Belfast è collegata all’Italia con voli diretti, altrimenti è raggiungibile comodamente in auto o in bus da Dublino: la stazione degli autobus si trova nel cuore del centro cittadino, a ridosso del famoso Europa Hotel, una lussuosa torre a dodici piani che spicca nella centralissima Great Victoria Street.

Stretta tra mare e montagna e attraversata dal fiume Lagan, si visita facilmente a piedi e soltanto per gli spostamenti più impegnativi vi consiglio di prendere uno dei famosi taxi neri simili a quelli che si trovano a Londra.

[3:19] Queen's Quarter 

Il cuore della città è suddiviso in quattro quartieri: Cathedral, Titanic, Gaeltacht e Queens, che prende il nome dall’omonima università. Ai margini del centro, non lontano dalla stazione centrale dei bus inizia Botanic Avenue, un viale che conduce al maestoso edificio in stile Tudor  della Queen’s University, l’ateneo pubblico fondato all’inizio dell’Ottocento. La sua inconfondibile facciata in mattoni rossi è circondata dal verde e da un’atmosfera quasi regale. Nelle sue aule hanno studiato futuri poeti, attori e presidenti della Repubblica. L’università offre oggi circa trecento corsi di laurea ed è molto attiva in ambito culturale: per oltre mezzo secolo ha ospitato anche il Belfast International Arts Festival, un rinomato appuntamento dedicato alla letteratura, al teatro, alla danza, alle arti visive. Da alcuni anni il festival si è trasferito nel centro cittadino e rappresenta un motivo in più per visitare Belfast tra ottobre e novembre.

 [4:24] I Botanic Gardens

Adiacenti all’università si spalancano di fronte a noi le splendide serre vittoriane del giardino botanico, inaugurate all’inizio dell’Ottocento e diventate da tempo un luogo di incontro molto popolare per residenti, studenti e turisti. I Botanic Gardens ospitano di solito festival e concerti musicali: tanto per fare un esempio, in passato qui hanno suonato artisti del calibro di Bob Dylan, U2 e Sinead O'Connor.

 [4:52] Ulster Museum

Presso i giardini botanici si trova anche l’Ulster Museum, ristrutturato di recente in occasione dei suoi duecento anni di storia. In oltre ottomila metri quadrati di spazio espositivo a ingresso gratuito, il museo ospita collezioni di arte moderna, archeologia e scienze naturali ma ha anche sezioni di numismatica, botanica, geologia e storia locale, al cui interno sono conservati ad esempio alcuni resti della Invincibile Armata spagnola. Sono stati ritrovati tra le rocce della vicina Giant’s Causeway, dove una flotta di navi naufragò nel 1588, ai tempi della guerra anglo-spagnola del XVI secolo.

[5:59] City Hall

Gran parte del centro di Belfast è un’isola pedonale circondata da edifici vittoriani, edoardiani e georgiani. Quasi una sintesi architettonica e culturale del primo Novecento con negozi e centri commerciali avveniristici, ristoranti e locali per tutte le tasche e  panchine sulle quali ci si può sedere ad ascoltare i musicisti di strada.

Entrando in centro ci si imbatte quasi subito nell’imponente City Hall, il palazzo comunale di fronte al quale si erge maestosa la statua della regina Vittoria e, poco più in là, quella di Sir Edward Harland, il fondatore dei cantieri navali Harland & Wolff dove fu costruito il Titanic.

L’edificio della City Hall fu realizzato all’inizio del XX secolo in stile rinascimentale: agli angoli ha quattro torri che dominano il cielo cittadino mentre al centro spicca invece una grande cupola rivestita in rame. I suoi sfarzosi interni sono un trionfo di marmi bianchi italiani e di vetrate policrome che illustrano leggende celtiche ed episodi cruciali della storia irlandese. Con i tour guidati gratuiti si possono visitare alcune stanze, tra cui la particolarissima sala del consiglio, ricoperta da legno di quercia, dove si radunano i 51 membri dell’assemblea cittadina. Molto bello è anche il grande murale dipinto da John Luke nel 1951 che celebra le industrie cittadine dell’epoca, oggi tutte scomparse. All’esterno della City Hall, nel giardino che circonda l’edificio, si trova il memoriale del Titanic, un grande monumento in pietra sul quale sono incisi i nomi delle persone naufragate nel disastro del 1912.

 [7:30] Donegal Square

Di fronte alla City Hall c’è Donegal Square, il viale da cui si diramano le vie più importanti del centro, fino ad arrivare ai cosiddetti “entries”, i caratteristici vicoli che si trovano tra Anne Street e High Street.

 [7:45] Grand Opera House

A pochi passi da qui ci sono la Grand Opera House, un sontuoso teatro in stile vittoriano, e la Linen Hall Library, l’antica biblioteca che custodisce la più grande collezione di libri irlandesi. Il primo bibliotecario della Linen Hall, alla fine del ‘700, fu Thomas Russell, uno dei fondatori degli Irlandesi Uniti, il movimento per l’indipendenza che nacque proprio a Belfast nel XVIII secolo e si rese protagonista della famosa rivolta del 1798 ispirata ai principi della Rivoluzione francese.

 [8:20] Il St. George's Market e la gastronomia di Belfast

Ad appena un isolato di distanza, avvicinandosi alla riva del fiume, troviamo il St. George Market, un mercato coperto in stile vittoriano con un’atmosfera tipicamente irlandese dove in oltre centocinquanta bancarelle si possono scovare oggetti di antiquariato, artigianato, abiti di seconda mano e prodotti alimentari. Può essere il posto giusto per fermarsi a gustare cibi tipici locali, come l’Ulster Fry, la celebre colazione irlandese a base di pancetta, uova, patate, black pudding e soda bread.

Belfast è una città che può offrire straordinarie sorprese dal punto di vista gastronomico, con specialità locali che si possono trovare nei pub e nei ristoranti come il Champ (un pasticcio di patate), il bap (un panino di soda tradizionale ripieno di pancetta, salsiccia, uova) o il barmbrack, un dolce tipico della tradizione di Halloween fatto con frutta secca e canditi.

 [9:16] Opere d'arte a cielo aperto

La rinascita della città negli ultimi vent’anni ha visto anche la fioritura di tante nuove opere d’arte a cielo aperto che si mescolano con quelle del passato: in Arthur Square c’è ad esempio lo Spirit of Belfast, una scultura realizzata nel 2009 dall’artista newyorchese Dan George. Raffigura una serie di cerchi di metallo che simboleggiano le due storiche industrie cittadine, quella navale e quella del lino.

Poco più avanti ecco la Albert Memorial Clocktower, la torre dell’orologio pendente dedicata al principe Alberto, marito della regina Vittoria. È inclinata visibilmente verso sud, non quanto la torre di Pisa ma abbastanza per essersi guadagnata un detto della gente del posto, secondo la quale “il vecchio Albert non ha solo il tempo, ma anche l’inclinazione”.

Da questo punto e da molte altre parti della città, basta alzare lo sguardo per scorgere in lontananza le due gigantesche gru gialle dei cantieri navali Harland & Wolff, vero e proprio simbolo di Belfast, comunemente note come “Sansone e Golia”.

[10:23] Cathedral Quarter  

Adesso ci troviamo nel cuore del quartiere più antico di Belfast, il Cathedral Quarter, che si snoda attorno alla cattedrale di St. Anne, un’imponente basilica anglicana ricca di opere d'arte, mosaici e manufatti storici. La zona è caratterizzata dalle vie di acciottolato, da ristoranti e storici pub vittoriani come il Duke of York, pieno di moderni oggetti d’epoca appese alle pareti che lo fanno assomigliare a un museo e con una splendida corte esterna affrescata da murales sulla storia cittadina. Un altro pub storico del quartiere è il Kelly’s Cellars, in Bank Street. Risale al 1720 ed è davvero uno dei più antichi pub di Belfast. Offre una vasta scelta di birre, buon cibo e musica tradizionale quasi ogni sera. Una targa blu all’esterno del locale ci ricorda che alla fine del XVIII secolo il Kelly’s Cellars è stato uno dei luoghi di ritrovo dei cospiratori della Rivolta del 1798.

[11:25] Crown Liquor Saloon

Ma forse il pub più famoso del centro cittadino è il Crown Liquor Saloon di Great Victoria Street, proprio di fronte all’Europa hotel, un locale vittoriano risalente al 1826 tutto legno e vetrate istoriate, mosaici e ceramiche decorate a mano, ospitato in un edificio protetto dal National Trust.  Una volta il Crown Liquor era un ritrovo per amanti del gin mentre oggi si può bere una delle migliori birre della città, magari andando a sedersi nei cosiddetti “snugs”, i suoi tipici salottini privati dove si respira un’aria di altri tempi.

 Agli amanti del whiskey suggerisco invece una sosta al Friend At Hand, in Hill Street. È un piccolo negozio-museo in cui si possono trovare centinaia di tipi diversi di whiskey - tutti rigorosamente irlandesi – che sono parte della collezione privata del magnate Willie Jack. Il proprietario è un vero esperto che oltre a trasmettere tutto il suo entusiasmo ai visitatori offre degustazioni private su prenotazione.

 [12:23] Metropolitan Arts Centre

Il quartiere della cattedrale è noto anche per le gallerie e gli spazi d’arte come il Metropolitan Arts Centre, aperto nel 2012 e ormai diventato un punto di riferimento per musica, teatro, arte e danza, o la Golden Thread, una delle gallerie d’arte contemporanea dove hanno esposto, tra gli altri, anche grandi artisti contemporanei come William Kentridge e Tracey Emin.

[13:00] Titanic Quarter

Se dal centro ci incamminiamo a nord, verso il lungofiume, arriviamo in un’area che è stata recentemente oggetto di una radicale riqualificazione urbanistica con nuovi percorsi pedonali, giardini e opere d’arte come il Big Fish, una grande scultura a forma di salmone su Donegall Quay, le cui squame di ceramica raccontano gli episodi più significativi della storia cittadina. Realizzato nel 1999 dall’artista irlandese John Kindness, segna la porta d’accesso al nuovissimo quartiere del Titanic, cui si accede attraversando uno dei tre ponti sul fiume Lagan.

Il Titanic Quarter è un distretto di 75 ettari che si è sviluppato intorno agli ex cantieri navali con uffici, alberghi, appartamenti di lusso e aziende del terziario. Ne fanno parte anche i Titanic studios dove sono stati girati, tra gli altri, film e serie televisive di successo come “Il trono di spade”, e l’Odissey, un grande centro per lo sport e il tempo libero.

[14:05] Titanic Belfast

Proseguendo lungo la banchina, sul lato destro del fiume, la prima tappa è il Titanic Belfast, un imponente edificio tutto vetro e alluminio formato da tre corpi a forma di prua argentata. Ha le sembianze di una nave che emerge dall’acqua come un iceberg ed è un chiaro riferimento al transatlantico che naufragò oltre un secolo fa, in mezzo ai ghiacci della Groenlandia.

Non meno spettacolare è il percorso interno dell’edificio, tra pareti che ricordano lastre d’acciaio arrugginite, postazioni interattive ed effetti sonori. È un’esperienza visiva ma soprattutto sensoriale, con passaggi tridimensionali che conducono i visitatori attraverso le sale dei motori e le caldaie, lungo i corridoi della nave e i suoi ponti, mentre la salita con un ascensore a gabbia rende l’idea di quanto fossero alti i ponteggi del cantiere navale.

 Il Titanic Belfast è molto più di un semplice museo: progettato dall’architetto statunitense Eric Kuhne e inaugurato nel 2012 in occasione del centenario del naufragio, racconta la breve e tragica storia della nave che fu costruita proprio qui, negli ex cantieri navali di Belfast, all’inizio del Novecento. Visitarlo è come fare un viaggio a ritroso nel tempo, calandosi nell’atmosfera dell’epoca, che è stata ricreata alla perfezione anche nelle sue dimensioni: ha infatti nove gallerie distribuite su sei piani proprio come il Titanic, che salpò da Belfast il 2 aprile 1912 e dodici giorni dopo entrò in collisione con un iceberg nel nord dell’Atlantico e affondò nel giro di poche ore.

Particolarmente toccante è la sezione dedicata al naufragio, in cui si possono rivivere gli ultimi istanti della nave, con la temperatura che scende rapidamente e i segnali morse che si susseguono diffondendo disperate richieste di aiuto. Un trenino virtuale si inoltra al suo interno costeggiando l’enorme timone del piroscafo, sfilando tra le foto storiche in bianco e nero degli impianti della Harland & Wolff. All’epoca la compagnia produceva una nave dietro l’altra: oggi è ancora in attività ma si occupa di ingegneria e fonti energetiche rinnovabili, piattaforme petrolifere e riparazione di scafi.

Il Titanic Belfast non si limita a raccontare la storia di uno dei più grandi disastri nautici della storia della navigazione ma celebra anche la memoria dei tecnici e degli operai che realizzarono il Titanic. Tra le centinaia di vittime del naufragio dell’aprile 1912 ci furono anche trentacinque tecnici del cantiere, che erano stati invitati a bordo per assaporare il trionfo del gioiello tecnologico di cui erano artefici. 

Ciao, mi chiamo Ellen e lavoro al Titanic Belfast. Qui accogliamo visitatori da tutto il mondo nel luogo di nascita del Titanic. Siamo in un edificio che si trova proprio accanto agli scali di alaggio dove fu costruito e varato il famoso transatlantico. L'esperienza del Titanic consente ai visitatori di scoprire i suoni, gli odori e le storie del cantiere navale facendoci vedere com’erano una volta. Le nostre gallerie hanno tutte un’unica direzione di marcia. Potrete anche salire a bordo della SS Nomàdic, l'ultima nave della White Star Line ancora in circolazione. Abbiamo anche il discovery tour, una visita guidata a piedi dell'esterno dell'edificio. Non c'è storia più grande della nostra, non c'è posto migliore per raccontare questa storia. Non vediamo l'ora di darvi il benvenuto al Titanic Belfast.

[17:53] SS Nomadic

 Nell’area adiacente dove sorgevano gli uffici della compagnia navale White Star Line (che progettò il transatlantico) sono sorti nuovi edifici dalle forme avveniristiche come il Waterfront Hall, che ospita concerti ed eventi musicali. È qui che si trova anche l’SS Nomadic, la nave d’appoggio originale del Titanic, che nell’aprile 1912 trasportò sul transatlantico 172 passeggeri entusiasti di prima e seconda classe, ignari di quello che sarebbe successo di lì a poco.

[18:32] Van Morrison a Belfast

Intorno all’area del Titanic ci sono ancora i vecchi quartieri operai di Belfast est, formati da casette a schiera in mattoni, perfetto esempio di urbanizzazione irlandese dei tempi della rivoluzione industriale. In passato qui abitavano gli operai impiegati nel porto e nei cantieri. In uno di questi modesti edifici, nel 1945, nacque un bambino destinato a entrare nella storia della musica contemporanea: il suo nome era George Ivan Morrison, ma tutto il mondo avrebbe imparato a conoscerlo come Van Morrison, uno dei cantautori più talentuosi e influenti del XX secolo, vera leggenda vivente del rock, del blues e del folk.

 La sua casa natale si trova al numero 125 di Hyndford Street, si raggiunge a piedi in circa mezz’ora dal Titanic Quarter, ed è da tempo diventata un luogo di pellegrinaggio per gli amanti della musica. Van Morrison iniziò la sua carriera proprio qui negli anni ’60, nello stesso periodo dei Beatles, e ancora oggi produce musica di grandissima qualità.

[19:41] Musica a Belfast

Oltre ad avere profonde radici musicali, Belfast è una città tuttora pervasa dalla musica, grazie a un’eclettica offerta di festival, di locali e di pub che alimentano la sua vita notturna. Un altro modo per scoprire questo aspetto della città è partecipare a un Belfast Music Tour, una passeggiata che parte dal centro cittadino e ci porta alla scoperta di tutti i luoghi simbolo legati alla sua storia musicale.

 [20:10] CS Lewis

A poca distanza da qua c’è anche un luogo storico per la letteratura: la casa natale di Clive Staples Lewis, l’autore della saga delle Cronache di Narnia, uno dei padri della narrativa fantasy insieme a Tolkien, di cui fu grande amico. Lewis nacque a Belfast nel 1898 e la città l’ha ricordato con una piazza dedicata al suo romanzo più famoso, Il Leone, la Strega e l'Armadio. Realizzata nel 2016, la CS Lewis Square ha uno splendido giardino con sette statue in bronzo raffiguranti alcuni personaggi e luoghi del libro.

[20:47] Jonathan Swift

Belfast ha anche ispirato grandi scrittori del passato come Jonathan Swift, il celebre autore dei Viaggi di Gulliver. Alzando lo sguardo, in alcuni punti della città, si vede la collina di Cave Hill con il famoso “Naso di Napoleone”, un affioramento di roccia che ricorda il profilo del famoso imperatore francese dal quale Swift avrebbe tratto ispirazione per creare il suo mitico personaggio dei racconti di Gulliver.

 [21:15] Castello di Belfast

Arroccato sulle pendici della collina di Cave Hill c’è anche il castello di Belfast, che fu costruito alla metà del XIX secolo in stile baronale scozzese con una scala esterna a serpentina che lo collega con uno splendido giardino ricco di statue e giochi d’acqua. Da qui si può ammirare un panorama davvero magnifico sulla città e sul Lough Neagh, il più grande lago di tutta l’Irlanda, situato proprio alle spalle di Belfast. Secondo una leggenda sarebbe stato il gigante della mitologia irlandese Finn MacCool a creare il lago, gettando una gigantesca zolla di terra nel Mare d’Irlanda.

[21:55] Murales di Belfast 

 Belfast è una città molto famosa soprattutto per i suoi murales. Credo che nessuna città europea possa competere con la capitale dell’Irlanda del Nord in termini di quantità, di varietà e di bellezza dei suoi dipinti murali, come ha sottolineato di recente anche la guida Lonely Planet. Un tempo era rinomata soltanto per i murales legati alla storia del conflitto anglo-irlandese ma in tempi recenti il patrimonio artistico sui muri di Belfast è cresciuto sempre più, aprendosi anche a molti altri temi e a differenti forme rappresentative.

I murales a sfondo politico sono una peculiarità di Belfast: vengono utilizzati per mantenere viva la memoria del passato, per ricordare persone cadute durante il conflitto o per esplicitare il proprio schieramento. Dipingere le facciate delle abitazioni, i muri divisori e le pareti dei palazzi è una tradizione che dura da decenni e che contraddistingue le strade e i quartieri più popolari di Belfast, ma anche quelle di Derry e di altre località dell’Irlanda del Nord. Muri e pareti degli edifici sono tappezzati da centinaia di ritratti e graffiti – alcuni davvero bellissimi - che trasudano sentimenti di appartenenza e costituiscono le pagine di un enorme libro di storia a cielo aperto.

 [23:15] Tour sui tradizionali taxi neri 

Il giro dei murales di Belfast si può fare a piedi, usando le apposite mappe che si trovano online o negli uffici turistici, oppure con un tour sui tradizionali taxi neri che partono ogni giorno dal centro cittadino e portano alla scoperta dell’area cattolica di Falls Road e di quella protestante di Shankill Road, dove si trovano alcuni dei più famosi murales a sfondo politico che raccontano la drammatica storia della città. I taxisti sono diventati vere e proprie guide turistiche abituate a spiegarne il significato. Farsi portare in giro da loro è davvero un’esperienza, anche perché quasi sempre si tratta di persone che quegli anni li hanno vissuti sulla propria pelle e sono quindi in grado di raccontarci tanti aneddoti. A patto di capire l’accento inglese di Belfast...che non è proprio uno dei più semplici.

[24:09] Il mito di George Best 

Di recente i murales più aggressivi sono stati rimossi e sostituiti con ritratti di personaggi non legati al conflitto, come glorie sportive irlandesi: una su tutte il grande George Best, la leggenda del calcio originaria di Belfast che infiammò gli stadi di tutto il mondo negli anni ‘60 e ‘70, al quale è dedicato anche il principale aeroporto cittadino. A proposito: la sua casa natale al numero 16 di Burren Way è diventata un museo aperto al pubblico. Si trova in un quartiere a sud della città, dove il grande Best mosse i primi passi da calciatore. Un tempo, sui muri di Belfast si trovava spesso una scritta molto eloquente: “Maradona good, Pelé Better, George Best”.

[24:58] La Street Art di Belfast 

Negli ultimi anni gli artisti di strada irlandesi e internazionali si sono davvero scatenati riempiendo le strade, le piazze e i vicoli del centro cittadino con graffiti e dipinti non legati al tema dei cosiddetti “Troubles”, cioè al conflitto anglo-irlandese. La street art urbana è diventata parte integrante della rinascita culturale di Belfast, al pari dei nuovi monumenti e della riqualificazione dei nuovi quartieri, tanto che di recente anche l’amministrazione cittadina ha promosso e finanziato molti progetti. La scena street art di Belfast si è evoluta anche grazie a un festival che si svolge ogni anno nel quartiere della cattedrale. Alcuni edifici della zona sono stati trasformati in gigantesche tele sulle quali gli artisti hanno realizzato i loro lavori. Tra questi spicca ad esempio Il figlio di Protagora dell’artista francese MTO, il ritratto di un ragazzo che guarda con rabbia la vicina cattedrale, tenendo nelle mani una colomba uccisa da due frecce (metafora delle due religioni). Tra i murales del centro che preferisco c’è anche quello dello street-artist anglo-ghanese Dreph, situato in Joys Entry: raffigura lo scrittore afroamericano Olaudah Equiano che nel XVIII secolo viaggiò in Europa per diffondere le sue idee contro la schiavitù. Molto bello è anche il murale che l’artista Visual Waste ha dedicato al grande David Bowie, in Gresham street.

 [26:24] Gaeltacht Quarter 

L’ultimo quartiere di Belfast che ci resta da visitare è il cosiddetto Gaeltacht Quarter, il quartiere della lingua gaelica. Ruota attorno a Falls road, la storica area cattolica a ovest della città, dove si parla ancora l’antico idioma gaelico irlandese e si cerca di promuoverne la diffusione con iniziative ed eventi che spesso ruotano attorno al Culturlànn, il grande centro culturale di Falls road, un luogo che tutti gli amanti della storia e della cultura irlandese dovrebbero visitare. L’area è anche ricca di murales dedicati alla storia dei “Troubles”: il più famoso di tutti è quello che ritrae il rivoluzionario irlandese Bobby Sands e occupa l’intera facciata di un edificio di Falls road.

 [27:08] Crumlin road Gaol

A pochi minuti di macchina c’è anche l’ex carcere di Crumlin road, ribattezzato l'”Alcatraz d’Europa”. È una prigione di massima sicurezza rimasta attiva per circa secolo e mezzo. Ha chiuso i battenti nel 1996 dopo aver ospitato anche molti prigionieri incarcerati ai tempi del conflitto. Nelle sue celle, tra le sue mura, sono custodite alcune delle storie più tragiche e misteriose del Paese.

[27:36] Conclusione 

La nostra visita a Belfast per il momento finisce qui e conclude anche la prima stagione di “Storie d’Irlanda”. Vi ringrazio per avermi seguito in questo podcast in cui siamo andati alla scoperta di alcuni degli itinerari e delle città più famose dell’isola di smeraldo. Ma ovviamente restano ancora tante cose da raccontare e da scoprire per prepararsi al meglio a un viaggio in Irlanda.

Dunque un saluto e un arrivederci a presto in Irlanda, da Riccardo Michelucci e da Turismo irlandese.

 [28:09] Irlanda - Norme per i viaggi durante l'emergenza Covid-19 

L’Irlanda ha adottato il Green Pass dell’Unione Europea che consente la ripresa dei viaggi tra gli stati membri. I cittadini muniti di pass, certificato di guarigione da Covid-19 negli ultimi 180 giorni o di un tampone negativo effettuato entro le 72 ore prima dell’arrivo possono quindi tornare nel territorio della Repubblica, in sicurezza, senza quarantena o ulteriori test. In Irlanda del Nord la situazione segue le normative della Gran Bretagna.

Il podcast Storie d’Irlanda è stato pensato e realizzato a cura dell’ente del turismo irlandese. Per le informazioni più aggiornate anche riguardo all’accesso nel paese visita il sito Irlanda.com e segui i canali social dell’ente del turismo irlandese.

 

Per maggiori informazioni sull’isola d’Irlanda visita Irlanda.com

Introduzione
Informazion pratiche
Queen's Quarter
I Botanic Gardens
l’Ulster Museum
City Hall
Donegal Square
Grand Opera House
St. George's Market
Opere d’arte a cielo aperto
Cathedral Quarter
Metropolitan Arts Centre
Titanic Quarter
Titanic Belfast
SS Nomadic
Van Morrison a Belfast
Musica a Belfast
CS Lewis
Jonathan Swift
Castello di Belfast
Murales di Belfast
Tour sui tradizionali taxi neri
George Best
La scena street art di Belfast
Gaeltacht Quarter
Crumlin Road Jail
Conclusione
Irlanda - Norme per i viaggi durante l'emergenza COVID-19